Area pedonale e ZTL, beni comuni imprescindibili.

Riguardo alla questione Area Pedonale/ZTL noi pensiamo che in generale, la cosa più importante sia sapere dove si sta andando.

Quindi per noi la strada da seguire è quella che va verso la chiusura delle aree pedonali al traffico, così come avviene già in tante città.

Capiamo che il procedimento per arrivarci non sia stato fino ad oggi accompagnato da una vera e prolungata campagna di comunicazione e condivisione e questo è uno dei problemi centrali di questa Amministrazione che da sempre cala scelte dall’alto, anche quando sono corrette, senza un vero percorso o perlomeno con una specie di percorso di condivisione che per loro si chiude con pochi incontri.

Capiamo anche che la categoria dei commercianti abbia sottovalutato la decisione presa dal Consiglio Comunale oltre un anno fa e che tutto questo tempo sia stato gettato senza che nessuno studiasse davvero il regolamento, si informasse su cosa avviene altrove e ponesse mano al cambiamento, gestendolo.
Il conservatorismo d’altronde è uno dei problemi principali del commercio vigevanese.

Invece il mondo non è così conservatore e viaggia spedito verso l’esclusione delle auto con la valorizzazione, in particolare e almeno inizialmente, dei centri storici.
Funziona, riduce l’inquinamento, aumenta la sicurezza e la qualità della vita e aumenta anche le potenzialità commerciali dei negozi.

Tutto questo però a patto che coesistano tre condizioni senza le quali il progetto non regge: attrattività della città, dinamismo dei commercianti, cittadini collaboranti.

Vigevano è ancora lontana da questo, ma non ci si può astenere dall’imboccare la via.

Le proposte dell’opposizione sulla questione non erano univoche ma abbiamo trovato un consenso fra noi su alcuni punti:

  1.  chiusura completa di Piazza Ducale e in futuro eventuale ampliamento dell’Area Pedonale (AP).
  2. controllo degli accessi in AP con un sistema che li impedisca (pilomat) anziché con uno attivo ad accesso avvenuto (telecamere).
  3. transitoriamente AP con pattuglia della Polizia Locale dedicata che si occupi di sgombrarla. Quando pronti, utilizzo dei pilomat per bloccare gli accessi. Durante questo periodo si chiede a Comune e commercianti di studiare quanto accade nelle città italiane virtuose e se possibile, di imitarlo.
  4. creazione di hub per interscambio mezzi pesanti/ mezzi leggeri per i fornitori a servizio di Piazza Ducale (ad esempio Sant’Ambrogio e San Dionigi, più facilmente accessibili).
  5. rivalutazione dei tempi di carico e scarico per capire se sia più impattante avere mezzi che entrano ed escono dalla ZTL o concedere loro più dei 30 minuti attuali.
  6. altre modifiche (es. medici con studio in ZTL, malfunzionamento sito, etc.).

Durante la riunione di giovedì scorso con Sindaco, ASCOM, Polizia Locale, dirigenti comunali e rappresentanti dei consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, si è raggiunto un accordo su molti di questi punti oltre che sull’inizio della ZTL allargata festiva ad un orario da decidere ma prolungato rispetto alla mezzanotte attuale.
Si è condivisa la valutazione sulla necessità di hub di interscambio. Si è poi stabilito di attendere il parere della Soprintendenza ma di puntare comunque ad un sistema misto di controllo dell’AP (esempio 5 pilomat e 1 telecamera), per mantenere un accesso diretto all’AP da utilizzare nei casi di malfunzionamento (in quest’ultimo caso suggeriamo Corso Vittorio Emanuele o San Dionigi). Infine, fino a che la situazione non sia completamente definita, in logica e consequenziale mancanza della segnaletica, l’AP resterà ancora in periodo di transizione come si trova attualmente.

Verrà altresì programmato anche un incontro con i commercianti di Piazza Ducale.

L’importante adesso, come abbiamo detto in riunione, è che una volta stabilita la rotta tutti si mettano a remare nella stessa direzione in modo virtuoso per raggiungere l’obiettivo di una città più vivibile.

Nella foto: Trieste, area pedonale, Luglio 2023