Lunga e triste storia di confronti persi

Sabato pomeriggio, nell’ambito del Festival delle Trasformazioni al Ridotto del Teatro Cagnoni si è tenuto un interessante incontro sulla gestione del ciclo dei rifiuti alla presenza del Sindaco Macelloni di Peccioli, comune toscano sede di una discarica “illuminata” gestita da una società pubblica partecipata dal comune e da singoli cittadini e divenuta nel tempo, oltre che una grande realtà economica anche una realtà culturale e addirittura turistica grazie alle iniziative messe in campo. ( https://belvedere.peccioli.net/attivita-culturali-arte-e-paesaggio/ )

Era poi presente l’assessore Murari, responsabile dell’ambiente presso il comune di Mantova, che ha raccontato di come 10 anni fa la situazione nella città di Virgilio fosse paragonabile a quella attuale di Vigevano con un porta a porta spinto che non dava i risultati sperati e con un centro storico pieno di rifiuti in ore che contrastavano con il grande afflusso turistico e ha poi raccontato del loro percorso, dapprima con la sperimentazione di cassonetti smart (city bin) progettati da un designer con colori adattati al contesto, d’intesa con la soprintendenza, posizionati in centro per alcune materie.

Così facendo ottennero risultati buoni ma ancora non eccellenti poiché per diversi motivi, benché si fosse raggiunto l’84% di raccolta, il costo da sostenere era eccessivo, sia per il Comune che per i cittadini.
Anche i numerosi infortuni sul lavoro e le patologie croniche negli operatori ecologici venivano correttamente contabilizzati fra i costi non tollerabili.

Puntarono dunque a migliorare queste criticità e di cambiare i city bin rendendoli più grandi per poter ridurre i giri di raccolta.

Collateralmente, in alcuni quartieri difficili dove ogni sforzo sembrava inutile decisero di ritornare totalmente ai cassonetti.

Per incentivare i cittadini hanno puntato soprattutto su rimborsi incrementali in base alla qualità del rifiuto differenziato.

In città poi un esempio di investimento di TEA, la partecipata multi servizi che si occupa del ciclo dei rifiuti, è il parco Te ( https://www.mantovaambiente.it/parco-te ).

Inoltre, a differenza di Vigevano dove nei cassonetti si trovano spesso conferimenti inadeguati, a Mantova vi si trova l’ 85% di conferimento corretto. E questo è indiscutibilmente testimonianza del coinvolgimento della popolazione e dell’ottimo lavoro di comunicazione.

Il Sindaco di Peccioli parlando di percentuali informava però che di quei numeri alla fine la metà finisce lo stesso in discarica e che quindi è necessario poter chiudere il ciclo dei rifiuti in modo sostenibile altrimenti si perde il senso del discorso.
A Peccioli peraltro la differenziata viene eseguita in gran parte direttamente in discarica dagli operatori dell’Azienda.

Quello che avete letto è un riassunto del tutto parziale dell’incontro, al quale hanno partecipato anche, udite udite perché il fatto a Vigevano non è così scontato, l’Assessore all’Ambiente, quello alle partecipate e il Presidente di ASM- ISA.
E che ciò non fosse così scontato è dimostrato dal fatto che in mattinata in analogo incontro con il Sindaco di Legnano e delegati di Padova e Cremona nessun rappresentante dell’Amministrazione era presente ????

Il presidente di ISA si è in particolare distinto per aver chiesto la soluzione di tutti i problemi che non riesce a risolvere all’assessore mantovano, lasciando shockato la riunione poco dopo aver scoperto che in pratica non c’è risposta univoca ma che occorre il coraggio di sperimentare vie diverse e soprattutto di rivalutare i percorsi intrapresi studiandone senza pregiudizio pregi e criticità.

Proprio all’inizio della discussione in sala, intanto, l’Assessore alle partecipate ha pensato che le cose che doveva fare per il suo Sabato sera erano più importanti e ha anch’essa lasciato la riunione.

A resistere, stabilendo così un rilevante record per gli amministratori vigevanesi, il solo Assessore all’ambiente che pur andando talvolta fuori tema e con una pausa sigaretta mentre veniva data risposta ad una sua domanda, ha comunque resistito fino al termine.

In conclusione, in pochi mesi il Polo Laico ha assistito alle relazioni del direttore di ASA, azienda che si occupa della raccolta rifiuti di Tivoli e ora a queste esperienze: il riscontro per un vigevanese è desolante a partire dalle presentazioni video, dove cura e professionalità nella comunicazione sono già inconfrontabili lasciando capire tante cose, per continuare con la sostanza dei fatti e con la pochezza di idee dei nostri, quando presenti, dato che anche all’incontro con Tivoli nessuno presenziò, tanto che fu nostra cura diffondere a tutto il consiglio comunale, al presidente di ASM-ISA, al Sindaco e a qualche dirigente i nostri appunti su una esperienza che è ai vertici in Italia.

Naturalmente in seguito non abbiamo avuto notizia di nessuna nuovo studio o progetto o sperimentazione o investimento diversificante per Vigevano se non le già stabilite singola nuova isola ecologica e la raccolta porta a porta anche per il vetro.
D’altro canto è arcinoto che in ASM gli utili servono solo ad aiutare l’Amministrazione a salvare il bilancio comunale.

Il futuro lo fanno le persone.
E con questa osservazione ci fermiamo…????